Autore foto Foto Flavio Chiavassa.
A Saluzzo non conoscono confini: la squadra che rappresenta un piccolo comune di 17 mila abitanti si è ‘trasferita’ oltralpe per vivere a cavallo tra Italia e Francia il sogno del rugby league.
Dalla base solida di un club di un rugby union, che s’è innamorato così tanto del nostro ‘codice’ da trasformarsi e dedicarcisi in toto: i resoconti che ci giungono dal cuneese ci raccontano del progetto mini rugby league, con bimbi dai 4 ai 7 anni che si affacciano per la prima volta all’ovale e che hanno proprio col league il loro primo contatto: una delle speranze del movimento italiano, piccolo ma in espansione. D’altronde i bambini sono il futuro e da qui passa il progetto di club e FIRL: tesseramenti, scuole, attività coi più piccoli.
Ma non finisce qui: il nome Saluzzo ha fatto…Il giro del mondo.
Per diverse vie: a giugno Manta – cittadina vicina, che ospita le partite e l’attività dei NWR e ne sostiene con convinzione gli sforzi – ha ospitato il Test Match Italia-Spagna, con parecchi Roosters in azzurro a livello under 21 e di test.
Alle vicende del XIII della Piuma si sta appassionando, a poco a poco, lo zoccolo duro dei fan di questo sport: su forum e siti inglesi, australiani e francesi si parla di Saluzzo e della sua avventura. E tramite l’Ufficio Media della federazione il sito Cultural Pulse, prodotto da Red Elephant, società di community engagement che si è occupata della promozione della Rugby League World Cup 2017, ha realizzato prima del Mondiale un servizio sulla squadra.
Sono scesi in campo in Australia, in amichevoli e test match a seguito della Nazionale di coach Cameron Ciraldo, diversi giocatori visti lo scorso anno con la maglia dei Roosters. Dai piemontesi Jaume Giorgis e Gioele Celerino alla stella Mirco Bergamasco, nazionale Dual Code, 89 caps nell’Italia di rugby union prima del passaggio al XIII.
E adesso il presente: il Saluzzo è iscritto al campionato francese Provence-Alpes-Côte d’Azur (PACA), divisione regionale della National Division 2. Per il secondo anno di fila, un successo dentro e fuori dal campo: una crescita a piccoli passi ma concreta, un miglioramento che vuole abbinare il piano tecnico con quello delle relazioni con tante società da decenni abituate a fare rugby à XIII.
Nel 2016-2017 la soddisfazione della storica vittoria sul Saint-Martin XIII il 25 marzo (26-16); adesso, il prestigioso traguardo dei playoff: complice la vittoria a tavolino contro l’Arles Moules (30-0), è arrivata la qualificazione alla postseason, che inizierà domenica 3 dicembre contro il Marseille Avenir XIII. Un altro passo avanti da registrare e ancora relazioni da coltivare e cementare, competenze da acquisire e trasmettere.
Ma non finisce qui: il 16 dicembre arriva a Manta la Coupe de France, una delle più antiche competizioni nella storia del gioco, inaugurata nel 1934.
Ce lo racconta Paolo Radosta:
«Giocheremo contro Eintragues, squadra di Élite 2. Inutile dire che speravamo di essere più fortunati. Al contempo, giocare contro un club di Élite 2 è una grande occasione per il movimento intero»
Sviluppi, sforzi e passi che non possono e devono passare inosservati e che, accompagnati al costante aggiornamento e alla partecipazione al girone nord del Campionato Italiano, possono fare di Saluzzo e del Saluzzo la capitale del nostro rugby league: una piccola Wigan o una piccola Sydney ai piedi delle Alpi Cozie. Mica male.
Published 07/11/2017 by Matteo Portoghese – FIRL Social Media Officer



